La fine del Bitcoin Analisi ?

 La fine del Bitcoin Analisi ?

 

È questa la fine di Bitcoin? Un'approfondita analisi dell'Avv. PM Mishra L'anno 2020 è stato un punto di svolta per le criptovalute. Nonostante la devastazione causata dall'epidemia mondiale di Covid-19, Guest Posting Bitcoin ha superato i record di prezzo del passato, principalmente a causa della crescente domanda istituzionale che molti nella comunità delle criptovalute avevano previsto avrebbe spinto la merce a livelli inimmaginabili. Tuttavia, dubitiamo che gli sviluppi nel settore delle criptovalute continueranno a rimanere positivi dopo l'entrata in scena di alcune normative. Mentre il settore ha anticipato un maggiore controllo normativo, le criptovalute Proof-of-Work (PoW) sono diventate di recente una preoccupazione. Se bisogna credere alle storie recenti, l'Unione Europea (UE) potrebbe essere sul punto di vietare il mining di criptovalute a causa di preoccupazioni energetiche. La proposta di vietare il mining di criptovalute in tutti i 27 stati membri dell'Unione Europea proviene principalmente dai regolatori svedesi, preoccupati che l'energia rinnovabile venga sfruttata per estrarre criptovalute come bitcoin piuttosto che essere indirizzata per uso pubblico. La domanda ha ricevuto il sostegno dei leader in Germania, Spagna e Norvegia. Cos'è il mining di criptovalute? Il mining di criptovalute è il processo competitivo per una criptovaluta che utilizza il meccanismo di prova del lavoro (PoW) per verificare e aggiungere nuove transazioni alla blockchain. Il minatore che vince il torneo riceve una parte del denaro e le commissioni di transazione. In che modo il mining di criptovalute danneggia l'ambiente? La potenza necessaria per il processo di mining, che è il modo in cui vengono prodotte le nuove monete digitali, è l'impatto ambientale più visibile della criptovaluta. Sebbene la maggior parte delle persone abbia familiarità con il mining di Bitcoin, il mining viene utilizzato in una varietà di criptovalute. Tuttavia, dal lancio di Bitcoin, si è rivelato sempre più difficile creare nuove unità di denaro attraverso il mining. Poiché l'offerta della valuta è limitata a 21 milioni di unità, più unità vengono create significa che meno unità sono accessibili per il mining e coniarne di nuove richiede più potenza di elaborazione. L'impronta di carbonio stimata creata dalle centrali elettriche che forniscono elettricità è una delle principali cause di preoccupazione ambientale. Si prevede che una singola transazione Bitcoin consumerà 2.292,5 chilowattora di elettricità, che è sufficiente per far funzionare una normale famiglia americana per quasi 78 giorni. C'è anche il problema dei rifiuti elettronici tangibili da considerare. Il mining avviene tramite computer, schede grafiche e rig ASIC personalizzati, tra le altre cose. Le persone aggiornano e scartano continuamente le vecchie apparecchiature perché una maggiore potenza di calcolo offre loro un vantaggio nella battaglia per estrarre più monete, con conseguenti fino a 30.000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno. Pertanto, un eventuale divieto di mining di criptovalute, secondo il membro del Parlamento europeo Stefan Berger, che sovrintende al pacchetto normativo pianificato per la gestione delle risorse crittografiche nell'Unione, sarebbe una condanna a morte per bitcoin nell'UE. Markets in Crypto Assets (MiCA), la versione più recente del quadro legale proposto dall'Unione Europea (UE) per il controllo delle valute virtuali, ha ancora una clausola che potrebbe proibire l'uso di criptovalute proof-of-work afferma l'avvocato PM Mishra, Managing Partner di Finjuris Counsel FZ-LLC, Emirati Arabi Uniti, Finlaw Associates, India, BCH Consulting,